Comunicati stampa

16 Giugno 2010: Una nuova spettacolare immagine della Galassia Scultore (NGC 253) è stata presa con il telescopio VISTA presso l’osservatorio Paranal in Cile dell’ESO, come parte di una delle sue prime e maggiori campagne di osservazione. Operando nell’infrarosso Vista, meno influenbile dalla polvere cosmica, ha rivelato una miriade di stelle più fredde, nonché una striscia di stelle in primo piano che attraversa la regione centrale. L’immagine di Vista fornisce molte nuove informazioni sulla storia e lo sviluppo di questa galassia.

10 Giugno 2010: Per la prima volta, gli astronomi hanno potuto seguire direttamente il moto di un pianeta extrasolare che si muove da un lato all'altro della sua stella. Il pianeta compie l’orbita più breve tra tutti i pianeti extrasolari direttamente osservati, quasi sdraiato vicino alla sua stella madre come Saturno lo è con il Sole. Gli scienziati credono che si può esser formato in modo simile ai pianeti giganti del Sistema Solare. Poiché la stella è così giovane, questa scoperta dimostra che i pianeti giganti gassosi si possono formare solo in pochi milioni di anni, un breve periodo in termini cosmici.

08 Giugno 2010: Un nuovo telescopio robotico ha avuto la sua prima all’Osservatorio dell'ESO di La Silla, in Cile. TRAPPIST (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescope) è dedicato allo studio dei sistemi planetari con due differenti obiettivui: l'individuazione e l’analisi di pianeti situati al di fuori del sistema solare (pianeti extrasolari) e lo studio delle comete in orbita attorno al sole. Il telescopio, di 60 cm, è manovrato da una sala di controllo sita a Liegi, in Belgio, a 12000 km di distanza.

04 Giugno 2010: Raymond Wilson, un pioniere nell’ESO nella ricerca sui sistemi ottici che ha reso oggi possibile la realizzazione dei grandi telescopi grazie alla tecnologia delle ottiche adattive è stato premiato con il premio Kavli Prize 2010 in astrofisica. Wilson fondatore e primo leader del gruppo ESO su ottiche e telscopi, dividerà il milione di dollari del premio con due scienziati americani, Jerry Nelson e Roger Angel.

01 Giugno 2010: Gli astronomi spesso girano i loro telescopi alla Grande Nube di Magellano (LMC), una delle più vicine galassie alla nostra Via Lattea, nella loro ricerca alla comprensione dell’Universo. In questa spettacolare immagine presa con il Wide Field Imager (WFI) dell’Osservatorio di La Silla in Cile, si evidenzia una celestiale combinazione di oggetti e fenomeni in diverse parti della Grande Nube, si va dal vasto ammasso globulare ai brillanti resti, sulla sinistra, dell’esplosione di una supernova. Questa affascinante osservazione fornisce dati per un’ampia varietà di ricerche riguardanti la nascita e la morte delle stelle e l’evoluzione delle galassie.

19 Maggio 2010: Una nuova bella immagine ESO di una galassia vicina, Messier 83, presa da HAWK-I, lo strumento installato sul Very Large Telescope (VLT) dell'ESO sito all'Osservatorio di Paranal in Cile. L'immagine mostra la galassia all'infrarosso e dimostra la notevole qualità della camera nel realizzare una delle più dettagliate immagini di Messier 83 mai prese da terra.

05 Maggio 2010: In una nuova immagine a grande campo pubblicata oggi da ESO, si vedono migliaia di galassie lontane ed in particolare un grande gruppo appartenente all’ammasso di galassie di grande massa che porta il nome di Abell 315. Nonostante possa sembrare già molto numeroso, questo insieme di galassie non è altro che la proverbiale “punta dell’iceberg”, dal momento che Abell 315 – come la maggior parte degli ammassi – è composto per la maggior parte da materia oscura. L’enorme massa di questo cluster deflette la luce proveniente dalle galassie più lontane, deformandone leggermente la forma.

26 Aprile 2010: Oggi 26 April 2010, il consiglio dell’ESO ha selezionato Cerro Armazones quale sito per l’ European Extremely Large Telescope (E-ELT) di ben 42 metri. Cerro Armazones è una montagna di 3060 metri di altezza nella parte centrale del Deserto cileno di Atacama, circa 130 chilometri a sud dalla città di Antofagasta e a 20 chilometri dal Cerro Paranal, casa del Very Large Telescope dell’ESO.

21 Aprile 2010: La nebulosa Zampa di Gatto, NGC 6334, è un enorme vivaio stellare, il luogo di nascita di centinaia di stelle massive. In una nuova straordinaria immagine dell’ESO presa con il telescopio nel visibile e nell’infrarosso per astronomia (VISTA) sito all’Osservatorio di Paranal in Cile, l’incandescente gas e le nubi di polvere che la oscurano sono superate dalla luce infrarossa rivelando così alcune delle giovani stelle nascoste di Zampa di Gatto.

13 Aprile 2010: Annunciata oggi al Congresso Nazionale di Astronomia del Regno Unito la scoperta di nove nuovi pianeti extrasolari (esopianeti). Quando questi nuovi risultati sono stati combinati con le più recenti osservazioni degli esopianeti nella fase di transizione davanti alla loro stella, gli astronomi sono rimasti sorpresi nel trovare che sei su 27 orbitavano nella direzione opposta alla rotazione del loro sole – l’esatto contrario di quanto accade nel nostro Sistema Solare. La nuova scoperta rappresenta una inaspettata quanto seria sfida all’attuale teoria sulla formazione dei pianeti. Tale scoperta ci suggerisce inoltre che i sistemi con pianeti extrasolari denominati Giove bollenti poco probabilmente potrebbero “ospitare” pianeti come la Terra.

07 Aprile 2010: E’ piena estate nell’emisfero sud della luna di Nettuno, Tritone, come dimostra la prima analisi in assoluto ad infrarossi fin qui effettuata. Usando il VLT dell’ESO il team europeo di osservazione ha scoperto monossido di Carbonio e fatto una prima rilevazione di Metano nella sottile atmosfera di Tritone. Queste osservazioni rivelano che lo spessore dell’atmosfera varia stagionalmente aumentando nelle stagioni calde.

31 Marzo 2010: Oggi ESO sta rivelando un’immagine della poco conosciuta Gum 19, una nebulosa debolmente luminosa che, nell’infrarosso, appare scura su una metà e luminosa sull’altra. Da una parte una supergigante blu, chiamata V391 Velorum, illumina gas idrogeno caldissimo. L’attività di formazione di nuove stelle sta avendo luogo all’interno della striscia di materiale luminoso e scuro che, da questa prospettiva, abbraccia il lato sinistro della V391 Velorum. Dopo molti millenni queste giovani stelle, in concomitanza con l’esplosione della V391 Velorum come supernova, modificheranno probabilmente l’aspetto della nebulosa Gum 19, che si presenta ora simile a Giano bifronte.

24 Marzo 2010: Gli astronomi sanno da sempre che in molte osservazioni dell’Universo più distante una parte consistente della luce emessa dai corpi celesti non viene osservata. Ora, grazie ad un’indagine estremamente approfondita compiuta usando due dei quattro telescopi giganti da 8,2metri che compongono il Very Large Telescope (VLT) dell’ESO ed un apposito e specifico filtro, gli astronomi hanno determinato che una larga frazione delle galassie la cui luce impiega 10 miliardi di anni a raggiungerci è rimasta a noi sconosciuta. L’indagine ha permesso inoltre di scoprire alcune delle galassie più deboli mai trovate a questo stato iniziale dell’universo.

21 Marzo 2010: Per la prima volta gli astronomi hanno ottenuto misurazioni dirette delle dimensioni e della luminosità di regioni di formazione stellare in una galassia molto distante, grazie ad una casuale scoperta fatta con il telescopio APEX. La galassia è così distante e la sua luce ha impiegato così tanto tempo a raggiungerci che noi la vediamo così com’era 10 miliardi di anni fa. Una “lente gravitazionale” cosmica ingrandisce la galassia, fornendoci un immagine così ravvicinata che sarebbe altrimenti impossibile da ottenere. Un colpo di fortuna che ha rivelato una frenetica e vigorosa formazione stellare nelle galassie dell’Universo primordiale, con vivai di stelle che si formano 100 volte più velocemente che nelle galassie più vicine. La ricerca viene pubblicata oggi (21 marzo) online nel giornale Nature.

17 Marzo 2010: Combinando le osservazioni compiute dal satellite CoRoT con quelle dello strumento ESO HARPS, gli astronomi hanno scoperto di poter studiare in maniera approfondita il primo “normale” pianeta extrasolare (esopianeta). Chiamato Corot-9b, questo pianeta transita con regolarità davanti ad una stella simile al nostro Sole situata ad una distanza di 1500 anni luce dalla Terra in direzione della costellazione del Serpente.

16 Marzo 2010: Grazie a tecnologie di avanguardia sono state ottenute, con il Very Large Telescope dell’ESO e altri potenti telescopi terrestri, nuove immagini termiche che evidenziano all’interno della Grande Macchia Rossa di Giove turbini di aria calda e regioni più fredde mai visti prima d’ora permettendo agli scienziati di preparare la prima mappa metereologica dettagliata della tempesta gigante, collegando la temperatura, i venti, la pressione e la composizione chimica tramite i suoi colori.

03 Marzo 2010: La delicata nebulosa NGC 1788 posta in un angolo buio e spesso trascurato della costellazione di Orione si è ora rivelata in questa nuova ed elegantemente soffusa immagine che l’ESO pubblica oggi. Sebbene questa nube evanescente sia piuttosto isolata dalle stelle più brillanti di Orione, i loro potenti venti e la loro luce hanno avuto un forte impatto sulla nebulosa, determinandone la forma e rendendola la culla di una grande moltitudine di soli appena nati.

24 Febbraio 2010: Oggi l’ESO ha rilasciato una nuova fantastica immagine di NGC 346, la più luminosa regione di formazione stellare nella nostra galassia vicina, la Piccola Nube di Magellano, lontana 210 000 anni luce e situata verso la costellazione Tucana (il Tucano). La luce, il vento e il calore emessi dalle stelle massive hanno disperso il gas incandescente dentro e attorno a questo ammasso di stelle, formando tutt’intorno una struttura nebulare a ciuffi simile ad una ragnatela. NGC 346, come altre stupende scene astronomiche, è un’opera d’arte in progresso e cambia nel corso di miliardi di anni. Man mano le stelle si formano dalla materia dispersa nella zona, si accendono e disseminano le restanti polveri e gas, producendo grandi ondulazioni e alterando l’aspetto di questo splendente oggetto.

17 Febbraio 2010: Dopo essere riuscite a nascondersi per anni, sono state finalmente scoperte le stelle più primitive al di fuori della Via Lattea. Sono state utilizzate nuove osservazioni ottenute con il Very Large Telescope dell’ESO, per risolvere un importante enigma astrofisico sulle stelle più vecchie nei dintorni della nostra galassia – un passo cruciale per la comprensione delle prime stelle formatesi nell’Universo.

10 Febbraio 2010: La Nebulosa di Orione svela molti dei suoi secreti nascosti in una spettacolare immagine del nuovo telescopio dell’ESO, VISTA. Grazie al suo enorme campo visivo, questo telescopio è in grado di catturare l’intera nebulosa in tutto il suo splendore e, grazie alla sua capacità di osservare nell’infrarosso, può scrutare in profondità nelle regioni di polvere, altrimenti nascoste, rivelando il curioso comportamento delle stelle, giovani e particolarmente attive, che vi sono sepolte.

03 Febbraio 2010: ESO rende pubblica una magnifica immagine, ottenuta dal VLT, di NGC 3603, un gigantesco vivaio stellare in cui nascono in continuazione nuove stelle. All'interno di questa pittoresca nebulosa si trova uno degli ammassi di stelle giovani e massicce più luminosi e compatti della Via Lattea. Quest’oggetto risulta quindi utile come un ottimo analogo "locale" delle regioni di formazione stellare osservate in altre galassie. L’ammasso ospita anche la stella più massiccia finora "pesata".

27 Gennaio 2010: Usando il Very Large Telescope dell’ESO, gli astronomi hanno scoperto un buco nero di massa stellare in un’altra galassia, molto più lontano rispetto a tutti i buchi neri individuati finora. Con una massa superiore a 15 volte quella del nostro Sole, questo buco nero stellare è il secondo più massiccio scoperto fino ad ora e fa coppia con una stella che diventerà presto anch’essa un buco nero.

20 Gennaio 2010: L’ESO ha appena diffuso una nuova, sensazionale immagine della grande nube detta la “Nebulosa Zampa di Gatto” (Cat’s Paw Nebula) o NGC 6334. Questa complessa regione di gas e polveri, in cui vengono alla luce molte stelle massicce, si trova nei pressi del cuore della Via Lattea ed è fortemente oscurata da nubi di polvere che si trovano nel mezzo.

13 Gennaio 2010: Studiando un sistema planetario triplo che ricorda una versione in grande della famiglia di pianeti del nostro Sole, gli astronomi sono stati in grado di ottenere il primo spettro diretto — l'"impronta digitale chimica" [1] — di un pianeta che orbita attorno a una stella distante [2], portando così a nuove informazioni sulla formazione e sulla composizione del pianeta. Questo risultato rappresenta una pietra miliare nella ricerca della vita in altre parti dell'Universo.

04 Gennaio 2010: L'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) ha superato una fondamentale pietra miliare, essenziale per le immagini ad alta qualità che saranno il marchio di questo nuovo e rivoluzionario strumento per l'astronomia. Astronomi e tecnici hanno, per la prima volta, collegato fra loro con successo tre antenne dell'osservatorio, sul sito osservativo a 5000 metri di altitudine nel Cile settentrionale. Avere tre antenne funzionanti all'unisono è l'anello mancante per l'eliminazione degli errori che si producono quando vengono utilizzate solo due antenne. Si apre così la strada alla realizzazione di immagini accurate dell'Universo freddo, a una risoluzione senza precedenti.

16 Dicembre 2009: Gli astronomi hanno scoperto il secondo esopianeta super-Terra del quale hanno determinato la massa e il raggio, fornendo informazioni fondamentali riguardo alla sua struttura. Esso è anche la prima super-Terra dove è stata rilevata la presenza di una atmosfera. L’esopianeta, in orbita intorno ad una stella lontana solo 40 anni luce dalla Terra, apre nuove sensazionali prospettive nella ricerca di mondi abitati. Il pianeta, GJ1214b, ha una massa circa sei volte superiore a quella della Terra ed è probabile che il suo interno sia per la maggior parte costituito da ghiaccio. La sua superficie sembra essere abbastanza calda e il pianeta è circondato da una fitta atmosfera che lo rende inospitale per la vita quale noi la conosciamo sulla Terra.

11 Dicembre 2009: Un nuovo telescopio - VISTA (Visible and Infrared Survey Telescope for Astronomy) - è appena entrato in funzione all'Osservatorio del Paranal dell'ESO e ha già diffuso le prime immagini. VISTA è un telescopio per survey che opera alle lunghezze d'onda infrarosse, ed è il più grande telescopio al mondo dedicato a produrre una mappa del cielo. Il suo grande specchio, l'ampio campo visivo, e i sensibilissimi rivelatori, offriranno una veduta interamente nuova del cielo australe. Nuove spettacolari immagini della Nebulosa Fiamma, del centro della nostra galassia (la Via Lattea), e dell'ammasso di galassie della Fornace, dimostrano il perfetto funzionamento del telescopio.

07 Dicembre 2009: Uno studio approfondito fatto con il Very Large Telescope dell’ESO infittisce un mistero di vecchia data sullo studio di stelle simili al Sole. Rimangono ancora non chiarite le strane - ed inspiegabili! – variazioni annuali della luminosita’ di circa un terzo delle stelle simili al Sole durante le fasi finali della loro vita. Negli ultimo decenni gli astronomi hanno proposto molte spiegazioni possibili, ma le nuove accurate osservazioni li contraddicono, e contribuiscono solo ad accrescere il mistero. La ricerca di una spiegazione adatta e’ ancora in corso.

03 Dicembre 2009: Il giovane ammasso stellare Trumpler 14 viene svelato in un'altra stupenda immagine dall'ESO. La quantità di fini dettagli visibili in questo ritratto, che illustra magnificamente la vita di una grande famiglia di stelle, si deve al Multi-conjugate Adaptive optics Demonstrator (MAD) al Very Large Telescope dell'ESO. Mai prima d'ora una regione cosi estesa di cielo era stata fotografata utilizzando l'ottica adattiva [1], una tecnica che permette agli astronomi di eliminare la maggior parte della confusione dovuta all'atmosfera.

30 Novembre 2009: Cosa viene prima, i buchi neri supermassivi che divorano freneticamente la materia o le enormi galassie in cui si trovano? Un nuovo scenario è emerso da un insieme di straordinarie osservazioni di un buco nero senza una “casa”: e’ possibile che i buchi neri “costruiscano” la loro galassia ospite. Questo potrebbe essere il collegamento mancante a lungo cercato per capire perché le masse dei buchi neri sono maggiori nelle galassie che contengono più stelle.

25 Novembre 2009: Sbirciando attraverso le spesse nubi di polvere del nucleo centrale (il cosiddetto “bulge”) della nostra galassia, e rivelando un’incredibile quantità di dettagli, una squadra di astronomi ha scoperto uno strano miscuglio di stelle nel sistema stellare noto come Terzan 5. Questo insolito “cocktail” di stelle, mai osservato prima d’ora in nessuna parte del “bulge”, rivela che Terzan 5 è di fatto uno dei suoi blocchi primordiali, molto probabilmente quel che resta di una galassia nana che si è fusa con la Via Lattea durante le prime fasi della sua vita.

20 Novembre 2009: Una nuova tecnica che utilizza immagini nel vicino infrarosso, ottenute mediante il New Technology Telescope (NTT) dell’ESO da 3,58 metri, consente agli astronomi di vedere attraverso le strisce di polvere opaca della gigantesca galassia cannibale Centaurus A, svelando con un grado di dettaglio senza precedenti il suo “ultimo pasto” - una galassia più piccola, attualmente ritorta e deformata. Questa straordinaria immagine mostra anche migliaia di ammassi stellari, sparsi come gemme lucenti, che si muovono all’interno di Centaurus A.

17 Novembre 2009: Usando il Very Large Telescope dell’ESO e la sua abilità per ottenere immagini così nitide come se fossero state prese dallo spazio, gli astronomi hanno ottenuto il primo filmato a rallentatore di uno strato di materia piuttosto inusuale espulso da una “stella vampiro”, che nel Novembre 2000 subì un’esplosione dopo aver inglobato parte della materia della sua compagna. Ciò ha permesso agli astronomi di determinare la distanza e la luminosità intrinseca dell’oggetto che è esploso. È risultato che questo sistema di stelle doppie è uno dei migliori candidati per essere uno dei tanto ricercati progenitori delle stelle che esplodono come supernovae Ia, la cui comprensione e’ fondamentale per gli studi dell’energia oscura.

11 Novembre 2009: Un innovativo censimento di 500 stelle, 70 delle quali sono note per ospitare pianeti, ha collegato con successo lo storico ‘’mistero del litio’’ osservato nel Sole alla presenza di sistemi planetari. Utilizzando lo spettrografo di successo HARPS dell’ESO, una squadra di astronomi ha scoperto che le stelle simili al Sole che ospitano pianeti, hanno distrutto il loro litio molto più efficacemente delle stelle “libere dai pianeti”. Questa scoperta non solo mette luce sulla mancanza di litio nella nostra stella, ma fornisce anche agli astronomi un modo molto efficace per trovare stelle con sistemi planetari.

03 Novembre 2009: Un gruppo di astronomi ha seguito le tracce di un gigante insieme di galassie situato quasi sette miliardi di anni luce lontano da noi. La scoperta, resa possibile combinando due dei più potenti telescopi terrestri al mondo, è la prima osservazione di una così notevole struttura galattica nell’Universo lontano, fornendo una nuova visione della rete cosmica e su come si è formata.

29 Ottobre 2009: La combinazione di immagini derivanti da tre eccezionali telescopi, il Very Large Telescope dell’ ESO sul Cerro Paranal, il telescopio MPG/ESO da 2.2 metri dell’osservatorio ESO di La Silla e il telescopio spaziale Hubble NASA/ESA, ha permesso di vedere lo straordinario ammasso stellare noto come Jewel Box (Lo Scrigno delle Gioie) sotto una luce completamente nuova.

19 Ottobre 2009: Oggi ad una conferenza internazionale ESO/CAUP a Porto, il gruppo che ha costruito l’High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher, noto come HARPS, lo spettrografo per il telescopio dell’ESO di 3,6 metri, annuncia l’incredibile scoperta di 32 nuovi esopianeti,riconfermando la posizione di HARPS come il migliore cacciatore di esopianeti al mondo. Questo risultato aumenta il numero dei pianeti di massa piccola di un impressionante 20%. Negli ultimi cinque anni HARPS ha scovato piu’ di 75 dei circa 400 esopianeti noti finora.

14 Ottobre 2009: Oggi l’ESO ha annunciato la diffusione di una nuova straordinaria immagine di una delle galassie più vicine alla nostra, la galassia di Barnard, nota anche come NGC 6822. La galassia contiene regioni di ricca formazione stellare e curiose nebulose, come la bolla chiaramente visibile nella parte superiore sinistra di questa notevole vista. Gli astronomi hanno classificato la NGC 6822 come una galassia nana irregolare a causa della sua forma bizzarra e della sua piccolissima dimensione in confronto agli standard delle altre galassie. Le particolari forme di queste anomalie cosmiche aiutano i ricercatori a capire come le galassie interagiscono, evolvono e di tanto in tanto “cannibalizzano” l’un l’altra, lasciando dietro di se frammenti brillanti e affollati di stelle.

05 Ottobre 2009: Oggi inizia il progetto GalileoMobile, una spedizione di due mesi mirata a portare la meraviglia e l’entusiasmo per l’astronomia ai giovani in Cile, Bolivia e Peru’. Un gruppo di astronomi ed educatori sostenuti dall’ESO e partners viaggera’ attraverso la regione delle Ande a bordo della GalileoMobile, proponendo attivita’ astronomiche quali workshop per studenti e feste a tema stellare per il pubblico. Dei cineasti professionali produrranno un documentario multilingue durante il percorso, catturando le emozioni della scoperta attraverso la scienza, la cultura e il viaggio.

28 Settembre 2009: La terza immagine del progetto dell’ESO GigaGalaxy Zoom e’ da oggi disponibile on-line. Quest’ultima immagine completa il tuffo nella nostra dimora galattica con eccezionale stile. Le due immagini precedenti mostravano il cielo visto a occhio nudo con telescopi amatoriaii. Questa terza parte fornisce un’altra vista mozzafiato di un oggetto astronomico. Questa volta si tratta di una veduta a 370 milioni di pixel della Nebulosa Laguna con la qualita’ e profondita’ che servono agli astronomi professionali nella loro ricerca di comprensione del nostro Universo.

23 Settembre 2009: L’osservatorio astronomico ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) ha fatto un altro passo avanti- o meglio...in alto. Infatti una delle sue antenne più avanzate è stata portata da un trasportatore gigante costruito appositamente sull’altipiano di Chajnantor, alla quota di 5000 metri, nelle Ande Cilene. L’antenna, che pesa circa 100 tonnellate e ha un diametro di 12 metri, è stata trasportata al sito più in alto, l’Array Operations Site, dove l’aria estremamente secca e rarefatta è ideale per le osservazioni dell’Universo.

21 Settembre 2009: E’ disponibile on-line la seconda immagine su tre del progetto dell’ESO GigaGalaxy Zoom. Questa nuova spettacolare panoramica a 340 milioni di pixel copre le parti centrali della nostra galassia vista dal sito osservativi dell’ESO del Paranal con un telescopio amatoriale.

16 Settembre 2009: La piu’ lunga serie di misure mai fatte con lo strumento HARPS ha stabilito senza ombra di dubbio la natura dell’esopianeta piu’ piccolo e dall’orbita piu’ rapida noto finora: CoRoT-7b, cinque volte piu’ massiccio della Terra. L’informazione sulla massa, combinata con il raggio, che e’ meno del doppio di quello del nostro pianeta, ci permette di ricavare la densita’ di questo esopianeta, che risulta essere simile quella della Terra: un mondo solido e roccioso. L’estensiva quantita’ di dati rivela anche la presenza di un’altra cosidetta super-Terra in questo sistema solare alieno.

14 Settembre 2009: E’ disponibile on-line la prima immagine su tre del progetto dell’ESO GigaGalaxy Zoom – una nuova panoramica a 800 milioni di pixel dell’intero cielo visto dai siti osservativi dell’ESO. Grazie a questo progetto e’ possibile esplorare e sperimentare l’Universo ad occhio nudo dai siti terrestri piu’ scuri e migliori per osservare le stelle.

02 Settembre 2009: L’ESO ha rilasciato una nuova sensazionale immagine di una galassia vicina che molti astronomi ritengono assomigli molto alla nostra galassia, la Via Lattea. Anche se questa galassia e’ vista di lato, sembra essere una galassia a spirale, come la nostra, con braccia luminose in rotazione e una regione centrale a forma di barra. Al di la’ di queste somiglianze, le osservazioni rivelano che NGC 4945 ha un centro molto piu’ luminoso, che probabilmente ospita un buco nero supermassiccio, che sta divorando grandi quantita’ di materia e sta sprigionando energia nello spazio.

26 Agosto 2009: Oggi l’ESO ha reso pubblica una nuova immagine della Nebulosa Trifida, che ci mostra perche’ questa nebulosa rimane una favorita consolidata degli astronomi sia amatoriali che professionali. Questa massiccia fabbrica di stelle si chiama cosi’ a causa delle scure fasce di polvere che dividono il suo cuore ardente in tre parti ed e’ una rara combinazione di tre tipi di nebulosa, che rivelano lo splendore di stelle appena formate e presagiscono la nascita di nuove stelle.

19 Agosto 2009: Le nuove immagini rilasciate oggi dall’ESO scavano nel cuore di una nebulosa cosmica, RCW 38, una regione affollata di stelle e sitemi planetari in fase di formazione. In questa zona, giovani stelle titaniche bombardano soli e pianeti appena nati con venti potenti e luce fiammeggiante. Stelle massiccie e dalla vita breve, che esplodono come supernovae le aiutano in questo compito devastante. In alcuni casi, questo attacco energetico ha modellato la materia che infine puo’ formare nuovi sistemi solari, Gli scienziati pensano che il nostro Sistema Solare sia emerso da un ambiente drammatico simile a questo.

05 Agosto 2009: L’ESO ha appena rilasciato una nuova stupefacente imagine di un gruppo di stelle in direzione della costellazione Carina (la Carena). Questa veduta incredibile risplende di un turbinio di stelle di tutti i colori e luminosita’, alcune su uno sfondo di nuvole di polveri e gas. Una delle stelle nel centro, HD 87643 e’ insolita ed e’ stata ampiamente studiata da parecchi telescopi dell’ESO, tra cui l’interferometro Very Large Telescope Interferometer (VLTI). Cosi’ si e’ riusciti a capire che questa stella, circondata da una complessa nuvola estesa che e’ il risultato di violente emissioni precedenti, ha una compagna. Le interazioni di questo sistema binario di stelle, circondato da un disco di polveri, potrebbe essere il motore che alimenta questa nebulosa eccezionale.

29 Luglio 2009: Due gruppi indipendenti di astronomi hanno ottenuto mediante diverse tecniche d’avanguardia applicate al Very Large Telescope dell’ESO le immagini più nitide mai realizzate finora della stella supergigante Betelgeuse. Le immagini mostrano che la stella ha una vasta piuma di gas, quasi grande quanto il nostro sistema solare, e una bolla gigantesca sulla sua superficie. Queste scoperte forniscono indizi importanti che aiutano a spiegare come questi colossi stellari riescano a perdere materiale a un ritmo così rapido.

16 Luglio 2009: Oggi, l’ ESO ha rilasciato una nuova meravigliosa immagine del cielo intorno alla Nebulosa dell’Aquila, una culla di stelle dove ammassi di stelle nascenti scolpiscono enormi colonne di polveri e gas.

07 Luglio 2009: La Nebulosa Omega, una zona di formazione stellare dove le stelle nascenti illuminano e scolpiscono una vasta fantasia pastello di polveri e gas, è mostrata in tutta la sua gloria in una nuova immagine dell’ESO.

01 Luglio 2009: Gli astronomi hanno divulgato un nuovo atlante senza precedenti delle regioni interne della Via Lattea, la galassia in cui viviamo, costellato da migliaia di densi nodi di polvere cosmica fredda che non erano mai stati scoperti prima — questi nodi sono i potenziali luoghi di nascita di nuove stelle. La survey, ottenuta utilizzando osservazioni del telescopio APEX in Cile, è la più grande mappa di polveri fredde mai fatta fino ad ora, e si dimostrerà una mappa inestimabile per le osservazioni che verranno effettuate con il futuro telescopio ALMA, così come per quelle del telescopio spaziale ESA Herschel, lanciato poco tempo fa.

25 Giugno 2009: Thanks to a unique "ballistic study" that combines data from ESO's Very Large Telescope and NASA's Chandra X-ray Observatory, astronomers have now solved a long-standing mystery of the Milky Way’s particle accelerators. They show in a paper published today on Science Express that cosmic rays from our galaxy are very efficiently accelerated in the remnants of exploded stars.

18 Giugno 2009: The next generation of instruments for ground-based telescopes took a leap forward with the development of a new ultra-fast camera that can take 1500 finely exposed images per second even when observing extremely faint objects. The first 240x240 pixel images with the world's fastest high precision faint light camera were obtained through a collaborative effort between ESO and three French laboratories from the French Centre National de la Recherche Scientifique/Institut National des Sciences de l'Univers (CNRS/INSU). Cameras such as this are key components of the next generation of adaptive optics instruments of Europe's ground-based astronomy flagship facility, the ESO Very Large Telescope (VLT).

04 Giugno 2009: Using ESO’s Very Large Telescope, astronomers have obtained one of the sharpest views ever of the Arches Cluster — an extraordinary dense cluster of young stars near the supermassive black hole at the heart of the Milky Way. Despite the extreme conditions astronomers were surprised to find the same proportions of low- and high-mass young stars in the cluster as are found in more tranquil locations in our Milky Way.

25 Maggio 2009: ESO’s Very Large Telescope — Europe’s flagship facility for ground-based astronomy — has been equipped with the first of its second generation instruments: X-shooter. It can record the entire spectrum of a celestial object in one shot — from the ultraviolet to the near-infrared — with high sensitivity. This unique new instrument will be particularly useful for the study of distant exploding objects called gamma-ray bursts.

20 Maggio 2009: Using ESO's Very Large Telescope, astronomers have succeeded in measuring the size of giant galaxy Messier 87 and were surprised to find that its outer parts have been stripped away by still unknown effects. The galaxy also appears to be on a collision course with another giant galaxy in this very dynamic cluster.

06 Maggio 2009: Scientists and engineers working on the world's largest ground-based astronomical project, the Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), have achieved another milestone — the successful linking of two ALMA astronomical antennas, synchronised with a precision of one millionth of a millionth of a second — to observe the planet Mars. ALMA is under construction by an international partnership in the Chilean Andes.

28 Aprile 2009: ESO's Very Large Telescope has shown that a faint gamma-ray burst detected last Thursday is the signature of the explosion of the earliest, most distant known object in the Universe (a redshift of 8.2). The explosion apparently took place more than 13 billion years ago, only about 600 million years after the Big Bang.

22 Aprile 2009: A new study published in Nature this week reveals that asteroid surfaces age and redden much faster than previously thought — in less than a million years, the blink of an eye for an asteroid. This study has finally confirmed that the solar wind is the most likely cause of very rapid space weathering in asteroids. This fundamental result will help astronomers relate the appearance of an asteroid to its actual history and identify any after effects of a catastrophic impact with another asteroid.

21 Aprile 2009: Well-known exoplanet researcher Michel Mayor today announced the discovery of the lightest exoplanet found so far. The planet, “e”, in the famous system Gliese 581, is only about twice the mass of our Earth. The team also refined the orbit of the planet Gliese 581 d, first discovered in 2007, placing it well within the habitable zone, where liquid water oceans could exist. These amazing discoveries are the outcome of more than four years of observations using the most successful low-mass-exoplanet hunter in the world, the HARPS spectrograph attached to the 3.6-metre ESO telescope at La Silla, Chile.

04 Aprile 2009: To celebrate the 100 Hours of Astronomy, ESO is sharing two stunning images of unusual galaxies, both belonging to the Sculptor group of galaxies. The images, obtained at two of ESO’s observatories at La Silla and Paranal in Chile, illustrate the beauty of astronomy.

30 Marzo 2009: A live 24-hour free public video webcast, “Around the World in 80 Telescopes”, will take place from 3 April 09:00 UT/GMT to 4 April 09:00 UT/GMT, chasing day and night around the globe to let viewers “visit” some of the most advanced astronomical telescopes on and off the planet. The webcast, organised by ESO for the International Year of Astronomy 2009 (IYA2009), is the first time that so many large observatories have been linked together for a public event.

24 Marzo 2009: ESO’s La Silla Observatory, which is celebrating its 40th anniversary, became the largest astronomical observatory of its time. It led Europe to the frontline of astronomical research, and is still one of the most scientifically productive in ground-based astronomy.

16 Marzo 2009: The ESO Very Large Telescope has taken the best image ever of a strange and chaotic duo of interwoven galaxies. The images also contain some surprises — interlopers both far and near.

10 Marzo 2009: Astronomers have obtained exceptional 3D views of distant galaxies, seen when the Universe was half its current age, by combining the twin strengths of the NASA/ESA Hubble Space Telescope’s acute eye, and the capacity of ESO’s Very Large Telescope to probe the motions of gas in tiny objects. By looking at this unique “history book” of our Universe, at an epoch when the Sun and the Earth did not yet exist, scientists hope to solve the puzzle of how galaxies formed in the remote past.

09 Marzo 2009: As part of a wide range of education and public outreach activities for the International Year of Astronomy 2009 (IYA2009), ESO, together with the Association of French Language Planetariums (APLF), has produced a 30-minute planetarium show, In Search of our Cosmic Origins. It is centred on the global ground-based astronomical Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) project and represents a unique chance for planetariums to be associated with the IYA2009.

02 Marzo 2009: Using ESO's Very Large Telescope, astronomers have gained valuable new insights about the atmosphere of the dwarf planet Pluto. The scientists found unexpectedly large amounts of methane in the atmosphere, and also discovered that the atmosphere is hotter than the surface by about 40 degrees, although it still only reaches a frigid minus 180 degrees Celsius. These properties of Pluto's atmosphere may be due to the presence of pure methane patches or of a methane-rich layer covering the dwarf planet's surface.

25 Febbraio 2009: A deep new image of the magnificent Helix planetary nebula has been obtained using the Wide Field Imager at ESO's La Silla Observatory. The image shows a rich background of distant galaxies, usually not seen in other images of this object.

18 Febbraio 2009: A team of French astronomers has captured one of the sharpest colour images ever made. They observed the star T Leporis, which appears, on the sky, as small as a two-storey house on the Moon [1]. The image was taken with ESO's Very Large Telescope Interferometer (VLTI), emulating a virtual telescope about 100 metres across and reveals a spherical molecular shell around an aged star.

12 Febbraio 2009: The latest ESO image reveals amazing detail in the intricate structures of one of the largest and brightest nebulae in the sky, the Carina Nebula (NGC 3372), where strong winds and powerful radiation from an armada of massive stars are creating havoc in the large cloud of dust and gas from which the stars were born.

04 Febbraio 2009: A team of French and Italian astronomers have devised a new method for measuring the size and shape of asteroids that are too small or too far away for traditional techniques, increasing the number of asteroids that can be measured by a factor of several hundred. This method takes advantage of the unique capabilities of ESO's Very Large Telescope Interferometer (VLTI).

28 Gennaio 2009: Astronomers have a new insight into the active galaxy Centaurus A (NGC 5128), as the jets and lobes emanating from the central black hole have been imaged at submillimetre wavelengths for the first time. The new data, from the Atacama Pathfinder Experiment (APEX) telescope in Chile, which is operated by ESO, have been combined with visible and X-ray wavelengths to produce this striking new image.

19 Gennaio 2009: Thanks to the Very Large Telescope's acute and powerful near-infrared eye, astronomers have uncovered a host of new young, massive and dusty stellar nurseries in nearby galaxy NGC 253. The centre of this galaxy appears to harbour a twin of our own Milky Way's supermassive black hole.

05 Gennaio 2009: As is now the tradition, the European Southern Observatory looks back at the exciting moments of last year. 2008 was in several aspects an exceptionally good year. Over the year, ESO's telescopes provided data for more than 700 scientific publications in refereed journals, making ESO the most productive ground-based observatory in the world.

18 Dicembre 2008: High in the Atacama region in northern Chile, one of the world's most advanced telescopes has just passed a major milestone. The first of many state-of-the-art antennas has just been handed over to the Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) project. ALMA is under construction on the plateau of Chajnantor, at an altitude of 5000 m. The telescope is being built by a global partnership, including ESO as the European partner.

16 Dicembre 2008: The festive season has arrived for astronomers at the European Southern Observatory (ESO) in the form of this dramatic new image. It shows the swirling gas around the region known as NGC 2264 — an area of sky that includes the sparkling blue baubles of the Christmas Tree star cluster.

12 Dicembre 2008: Combining a double natural "magnifying glass" with the power of ESO's Very Large Telescope, astronomers have scrutinised the inner parts of the disc around a supermassive black hole 10 billion light-years away. They were able to study the disc with a level of detail a thousand times better than that of the best telescopes in the world, providing the first observational confirmation of the prevalent theoretical models of such discs.

10 Dicembre 2008: In a 16-year long study, using several of ESO's flagship telescopes, a team of German astronomers has produced the most detailed view ever of the surroundings of the monster lurking at our Galaxy's heart — a supermassive black hole. The research has unravelled the hidden secrets of this tumultuous region by mapping the orbits of almost 30 stars, a five-fold increase over previous studies. One of the stars has now completed a full orbit around the black hole.

04 Dicembre 2008: Three undergraduate students, from Leiden University in the Netherlands, have discovered an extrasolar planet. The extraordinary find, which turned up during their research project, is about five times as massive as Jupiter. This is also the first planet discovered orbiting a fast-rotating hot star.

02 Dicembre 2008: Omega Centauri is one of the finest jewels of the southern hemisphere night sky, as ESO's latest stunning image beautifully illustrates. Containing millions of stars, this globular cluster is located roughly 17 000 light-years from Earth in the constellation of Centaurus.

25 Novembre 2008: Astronomy is enjoying a golden age of fundamental, exciting discoveries. Europe is at the forefront, thanks to 50 years of progress in cooperation. To remain ahead over the next two to three decades, Europe must prioritise and coordinate the investment of its financial and human resources even more closely. The ASTRONET network, backed by the entire European scientific community, supported by the European Commission, and coordinated by the CNRS, today presents its Roadmap for a brilliant future for European astronomy. ESO's European Extremely Large Telescope is ranked as one of two top-priority large ground-based projects.

21 Novembre 2008: A team of French astronomers using ESO's Very Large Telescope have discovered an object located very close to the star Beta Pictoris, and which apparently lies inside its disc. With a projected distance from the star of only 8 times the Earth-Sun distance, this object is most likely the giant planet suspected from the peculiar shape of the disc and the previously observed infall of comets onto the star. It would then be the first image of a planet that is as close to its host star as Saturn is to the Sun.

18 Novembre 2008: Astronomers have used two different telescopes simultaneously to study the violent flares from the supermassive black hole in the centre of the Milky Way. They have detected outbursts from this region, known as Sagittarius A*, which reveal material being stretched out as it orbits in the intense gravity close to the central black hole.

11 Novembre 2008: Illustrating the power of submillimetre-wavelength astronomy, an APEX image reveals how an expanding bubble of ionised gas about ten light-years across is causing the surrounding material to collapse into dense clumps that are the birthplaces of new stars. Submillimetre light is the key to revealing some of the coldest material in the Universe, such as these cold, dense clouds.

07 Novembre 2008: Anyone who has wondered what it might be like to dive into a pool of millions of distant galaxies of different shapes and colours, will enjoy the latest image released by ESO. Obtained in part with the Very Large Telescope, the image is the deepest ground-based U-band image of the Universe ever obtained. It contains more than 27 million pixels and is the result of 55 hours of observations with the VIMOS instrument.

30 Ottobre 2008: The 22nd James Bond adventure is due for release tomorrow, 31 October 2008, in the UK and a week later in the rest of the world. A key location in the movie is the Residencia, the hotel for astronomers and staff at ESO's Paranal Observatory.

21 Ottobre 2008: A new image released by ESO shows the amazing intricacies of a vast stellar nursery, which goes by the name of Gum 29. In the centre, a small cluster of stars — called Westerlund 2 — has been found to be the home of one of the most massive double star systems known to astronomers.

15 Ottobre 2008: Unique observations of the flickering light from the surroundings of two black holes provide new insights into the colossal energy that flows at their hearts. By mapping out how well the variations in visible light match those in X-rays on very short timescales, astronomers have shown that magnetic fields must play a crucial role in the way black holes swallow matter.

10 Ottobre 2008: Astronomers have used ESO's Very Large Telescope Interferometer to conduct the first high resolution survey that combines spectroscopy and interferometry on intermediate-mass infant stars. They obtained a very precise view of the processes acting in the discs that feed stars as they form. These mechanisms include material infalling onto the star as well as gas being ejected, probably as a wind from the disc.

08 Ottobre 2008: Telescopes on the ground and in space have teamed up to compose a colourful image that offers a fresh look at the history of the star-studded region NGC 346. This new, ethereal portrait, in which different wavelengths of light swirl together like watercolours, reveals new information about how stars form.

02 Ottobre 2008: A record two-hour observation of Jupiter using a superior technique to remove atmospheric blur has produced the sharpest whole-planet picture ever taken from the ground. The series of 265 snapshots obtained with the Multi-Conjugate Adaptive Optics Demonstrator (MAD) prototype instrument mounted on ESO's Very Large Telescope (VLT) reveal changes in Jupiter's smog-like haze, probably in response to a planet-wide upheaval more than a year ago.

25 Settembre 2008: Over a decade after it exploded, one of the nearest supernovae in the last 25 years has been identified. This result was made possible by combining data from the vast online archives from many of the world’s premier telescopes.

23 Settembre 2008: Astronomers have discovered a most bizarre celestial object that emitted 40 visible-light flashes before disappearing again. It is most likely to be a missing link in the family of neutron stars, the first case of an object with an amazingly powerful magnetic field that showed some brief, strong visible-light activity.

19 Settembre 2008: New, very precise measurements have shown that the rotation of the Milky Way is simpler than previously thought. A remarkable result from the most successful ESO instrument HARPS, shows that a much debated, apparent 'fall' of neighbourhood Cepheid stars towards our Sun stems from an intrinsic property of the Cepheids themselves.

18 Settembre 2008: The PRIMA instrument [1] of the ESO Very Large Telescope Interferometer (VLTI) recently saw "first light" at its new home atop Cerro Paranal in Chile. When fully operational, PRIMA will boost the capabilities of the VLTI to see sources much fainter than any previous interferometers, and enable astrometric precision unmatched by any other existing astronomical facility. PRIMA will be a unique tool for the detection of exoplanets.

10 Settembre 2008: Astronomers from around the world combined data from ground- and space-based telescopes to paint a detailed portrait of the brightest explosion ever seen. The observations reveal that the jets of the gamma-ray burst called GRB 080319B were aimed almost directly at the Earth.

08 Settembre 2008: Astronomers have been able to study planet-forming discs around young Sun-like stars in unsurpassed detail, clearly revealing the motion and distribution of the gas in the inner parts of the disc. This result, which possibly implies the presence of giant planets, was made possible by the combination of a very clever method enabled by ESO's Very Large Telescope.

04 Settembre 2008: Astronomical instruments needed to answer crucial questions, such as the search for Earth-like planets or the way the Universe expands, have come a step closer with the first demonstration at the telescope of a new calibration system for precise spectrographs. The method uses a Nobel Prize-winning technology called a 'laser frequency comb', and is published in this week's issue of Science.

02 Settembre 2008: ESO's Wide Field Imager has captured the intricate swirls of the spiral galaxy Messier 83, a smaller look-alike of our own Milky Way. Shining with the light of billions of stars and the ruby red glow of hydrogen gas, it is a beautiful example of a barred spiral galaxy, whose shape has led to it being nicknamed the Southern Pinwheel.